Campus del Mediterraneo intende rappresentare e rigenerare quel “Paesaggio Culturale Mediterraneo” che ha permesso al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni con le emergenze archeologiche di Paestum e Velia e la Certosa di Padula di essere iscritto nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità e nel progetto MaB Uomo e Biosfera UNESCO – oltre all’assegnazione del Green Globe al World Travel Market.
Lo Studio di Fattibilità promosso e sostenuto dall’Assessorato ai Rapporti con i Paesi del Mediterraneo della Regione Campania, è stata la prima tappa di un più ampio percorso programmatico attivato dalla stessa Regione nell’ambito dei Programmi Operativi Interregionali con le Regioni Calabria e Basilicata per attivare all’interno di un sistema integrato di Poli e di Reti, lo sviluppo di un polo per la creatività e la innovazione in materia di valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale che definisca un nuovo modello di offerta turistica integrata.
L’ambito di riferimento, infatti, è costituito da uno straordinario patrimonio fatto di ambienti che raccontano storie di uomini e donne dell’immenso mare nostrum, che grazie alle moderne tecnologie dello spettacolo e dell’emozione, possono essere occasione di “immersione” in un prodotto unico ed innovativo associando valori emozionali e comunicazionali per creare un “brand theater” ambientato in uno dei luoghi “mitici” del mediterraneo: la Chora Velina.
La “Chora Velina”, rappresenta un territorio a sud della Regione Campania caratterizzato dalla presenza delle antiche vestigia di Elea-Velia, colonia Focea, patria di Parmenide e Zenone, padri della moderna filosofia occidentale, della Scuola Eleatica e luogo ambito della Magna Grecia.
Nel grande scenario della cultura mediterranea Velia è raccontata da Virgilio nell’Eneide in luogo della sepoltura di Palinuro “Ora mi tiene l’onda e mi rivoltano i venti sul lido. Perciò ti prego per lo splendore giocondo del cielo e per le brezze, per il genitore e per le speranze di Iulo che cresce, i invitto, strappami da questi mali; o ricoprimi di terra (e tu lo puoi ben fare) e cerca i porti di Velia, oppure, se c’è qualche modo, se la divina tua madre te ne mostra qualcuna, infatti non credo che ti prepari senza la volontà degli dei a traversare così grandi fiumi e la palude Stigia, porgi la destra a un infelice e conducimi con te sulle onde affinché almeno nella morte io possa riposare in una dimora tranquilla.”
…E come quando il mare si ritrae dalle maree lasciando tesori e spettacolari gioielli dei profondi abissi sulla battigia e le onde del mediterraneo li celano e li rivelano, così oggi l’intero territorio intorno a questo importante luogo della memoria e della storia dell’uomo, fervono iniziative ed attività di valore nazionale ed internazionale ( Parco Archeologico di Paestum ed Elea Velia, Centro Internazionale sulla Dieta Mediterranea, Fondazioni culturali e formative) che fanno prefigurare la nascita di un vera e propria “piattaforma culturale del mediterraneo”. Oltre al valore attrattivo culturale ed enogastronomico promosso dal riconoscimento UNESCO della comunità emblematica dello stile di Vita mediterraneo
Nel quale sono disseminati presidi e percorsi archeologici e culturali, ville romane e suburbane, itinerari di grande valore culturale, storico e sociale (la via del sale,la via istmica, la via degli enotri), dove il PAESAGGIO rappresenta uno spettacolare scenario di ambiente mediterraneo per eccellenza per ben quattro volte dichiarato PATRIMONIO dell’UMANITA’ 8unica esempio in Italia).